CORREZIONE RUGHE E CICATRICI

Ridurre le rughe e rimodellare il derma con l’uso del laser

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Come si correggono rughe e cicatrici

Le rughe d’espressione possono essere ridotte mediante l’utilizzo di apparecchiature laser, che, provocando un danno controllato della cute, ne stimolano i processi rigenerativi. La guarigione che ne consegue porta al rimodellamento e alla produzione di nuovo collagene, elastina e altri componenti del derma da parte dei fibroblasti.
Il rimodellamento del derma, oltre a migliorare le rughe, migliora anche la tramatura cutanea, i pori dilatati e le cicatrici.

Questa tecnica è detta resurfacing, ovvero ‘ristrutturazione’.

Valutazione medica

Prima di iniziare il trattamento, è fondamentale un’accurata valutazione medica, volta ad individuare eventuali controindicazioni o impedimenti. Il paziente inoltre riceve chiare e realistiche informazioni su vantaggi e svantaggi e sulle probabilità di riuscita dell’intervento.

Nel nostro centro verrete valutati esclusivamente da personale medico in grado di assicurarvi le maggiori garanzie di successo nella correzione di rughe e cicatrici.

Esito del trattamento

Maggiore è il grado e la gravità

Maggiore è il grado

e la gravità del

quadro inziale,

migliori saranno i

risultati del

trattamento.

del quadro iniziale, migliori saranno

i risultati del trattamento.

È importante sottolineare che i risultati clinici non sono visibili immediatamente, ma l’aspetto finale della cute è da valutare dopo circa 2 mesi, in quanto il miglioramento è progressivo nel tempo a causa del rimodellamento e della formazione di nuovo collagene.

La riuscita migliore del trattamento con laser frazionati ablativi si ha nelle cicatrici post-acne.

Come funziona

L’energia della radiazione luminosa emessa dal laser agisce sulla pelle provocando un “danno controllato”, andando cioè a colpire porzioni più o meno estese e profonde di cute; la successiva guarigione fisiologica stimolerà la rigenerazione di nuova cute, che risulterà più compatta ed elastica.
Il resurfacing può essere eseguito sia con laser ablativi che con laser non ablativi.

La seduta non è dolorosa

Nella maggior parte dei casi i pazienti lamentano una sensazione di forte calore.

Quanto dura

La durata della singola seduta è in funzione della superficie da trattare; ad esempio un resurfacing ablativo frazionato di tutto il viso dura circa 40 minuti.

Quanto costa

Il resurfacing frazionato ablativo può essere ripetuto annualmente per mantenere e migliorare i risultati; i trattamenti meno aggressivi possono essere ripetuti anche 2-3 volte all’anno.

Una seduta di laser ablativo frazionato a tutto il viso costa circa 600 euro; per aree più piccole il prezzo si riduce

Nel nostro centro utilizziamo un laser che impiega sia lunghezze d’onda ablative che non ablative.
Questo laser può operare sia in modalità frazionata che continua o addirittura mixata, è possibile cioè mescolare le due modalità (ablativa e non) in una singola seduta o in sedute sequenziali. Questa tipologia di trattamenti viene detta combinata e consente di ottenere i medesimi risultati con tempi di guarigione più brevi.

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FAQ

Le risposte alle domande più comuni.

I laser frazionati consentono il trattamento simultaneo di numerosi inestetismi cutanei.

I miglioramenti sono progressivi nel tempo in seguito al rimodellamento dermico.

Le principali indicazioni all’uso di laser frazionati sono rappresentate da:

  • Rughe statiche diffuse con profondità media e superficiale
  • Cicatrici (sia ipertrofiche che atrofiche, come ad esempio quelle da acne)
  • Correzione di rughe e piccole lassità a livello della regione palpebrale
  • Tramatura grossolana della cute
  • Pori dilatati
  • Lesioni pigmentate benigne (efelidi, lentigo solari, ecc.)
  • Lesioni cutanee, come cheratosi attiniche, cheratosi seborroiche, iperplasia sebacea, siringomi, cheilite attinica, xantelasmi, rinofima.

In generale la seduta è abbastanza dolorosa; nella maggior parte dei casi i pazienti lamentano una sensazione di calore che raggiunge il massimo al termine della procedura.

Per rendere il trattamento più tollerabile, in genere si prescrivono anestetici topici da applicare sulla pelle 40 minuti prima o farmaci ansiolitici ed analgesici. Si ricorre inoltre al raffreddamento dell’area trattata con un getto di aria fredda.

Nei primissimi giorni dopo il trattamento è necessario evitare attività fisica intensa, sauna, piscina o ambienti caldo-umidi e, per almeno un mese dopo la seduta, è utile sottrarsi all’esposizione diretta al sole o a lampade abbronzanti.

Sempre ed in ogni caso attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico.

Quando il raggio laser colpisce la pelle, compaiono dei puntini bianchi (detti pixel), che formano una sorta di griglia, e, contemporaneamente, si genera un eritema e un possibile sanguinamento puntiforme nella zona trattata.
La convalescenza dopo un resurfacing frazionato ablativo prevede due fasi distinte:

  • fase cruenta: dura una settimana circa, inizia subito dopo il trattamento fino al completamento della riepitelizzazione. Nella prima giornata la superficie della cute appare cruenta, eritematosa con rilascio di siero, formazione di croste e sanguinamento puntiforme; ma migliora progressivamente e nel giro di 7 giorni la riepitelizzazione è completa. In questa fase è assolutamente controindicato prendere il sole.
  • fase post-riepitelizzazione: persiste per circa 3 settimane. La cute appare lievemente eritematosa e ipersensibile. Anche in questo caso è necessario attenersi alle indicazioni mediche, che solitamente prevedono l’applicazione di creme lenitivo-idratanti. In questa fase è possibile utilizzare make-up a base minerale, ma va ancora evitata l’esposizione solare.


Sono necessari controlli medici solitamente dopo 1-2 giorni, dopo una settimana e dopo un mese dalla seduta.

Sì, questi sono:

  • Dolore durante e dopo il trattamento: si risolve dopo 24-48 ore
  • Rossore e gonfiore: si risolvono entro una settimana
  • Alterazioni pigmentarie (ipopigmentazione o iperpigmentazione): sono in genere temporanee e si risolvono in 3-6 mesi
  • Infezioni virali, batteriche o fungine: rare
  • Bolle, croste o cicatrici: rare, secondarie a trattamenti aggressivi.

Esistono controindicazioni specifiche al resurfacing ablativo:

  • Fototipo scuro (V-VI)
  • Pregresse procedure aggressive (ad es. peeling chimici profondi, dermoabrasione, ecc.) nell’anno precedente
  • Radioterapia nell’area di trattamento
  • Elettrolisi estesa (metodica epilatoria).


Esistono controindicazioni generali, come per ogni laser terapia:

  • Infezioni attive nell’area di trattamento (herpes simplex, acne attiva, ecc.)
  • Dermatosi nell’area di trattamento (vitiligine, psoriasi, dermatite atopica grave, ecc.)
  • Melanoma o lesioni sospette nell’area di trattamento
  • Peeling chimici profondi, dermoabrasione o laserterapia effettuati nei 6 mesi precedenti al trattamento
  • Diatesi cicatriziale ipertrofico-cheloidea (tendenza a sviluppare cicatrici o cheloidi)
  • Disturbi della guarigione delle ferite (collagenopatie, farmaci immunosoppressori, diabete mellito scompensato, ecc.)
  • Malattia vascolare periferica
  • Coagulopatie (ad es. dovute a terapie anticoagulanti o a trombocitopenia)
  • Epilessia
  • Alterazioni del trofismo cutaneo, date da terapie croniche con corticosteroidi o da sindromi genetiche, ad es. la sindrome Ehlers Danlos
  • Malattie sistemiche in scompenso
  • Pacemaker cardiaco
  • Abbronzatura
  • Utilizzo di creme abbronzanti nelle 2 settimane precedenti il trattamento
  • Utilizzo di isotretinoina (Accutane) nei 6 mesi precedenti
  • Farmaci fotosensibilizzanti (tetracicline, tiazidi)
  • Malattie fotosensibilizzanti (LES)
  • Terapia con Sali d’oro
  • Gravidanza e allattamento
  • Presenza di tatuaggi o nevi nelle aree da trattare.

Sì, in alternativa o in associazione al laser si possono utilizzare:

  • Procedure esfolianti aggressive (dermoabrasione o peeling chimici)
  • IPL, luce pulsata, indicata soprattutto per la rimozione delle lesioni pigmentate o per incrementare l’effetto ‘tightening’
  • Tossina botulinica
  • Filler dermici
  • Chirurgia.


Ognuna di queste metodiche deve avere delle precise indicazioni cliniche.

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